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Collezione Autunno Inverno 24

“TEATRO CONTINUO”

 

Lo spettacolo, grazie alla soppressione della scena, si estenderà alla sala intera del teatro e, partito dal suolo, si arrampicherà sui muri mediante leggere passerelle, avvolgerà fisicamente lo spettatore, lo terrà in una atmosfera ininterrotta di luce, di immagini e di rumori.

Antonin Artaud

 

Partire da lontano, attraversare paesaggi selvaggi innevati, deserti freddi e desolati in cui una comunità di donne sfida il freddo e fonda un mondo di bellezza, rito e magia. Una tribù che, come una compagnia teatrale itinerante, non si ferma da nessuna parte ma, da ogni luogo e persona che incontra, trae un pezzo della sua identità, ispirata da storie e invenzioni, dalle opportunità del caso e dalla fantasia.

Se Arthur Miller diceva che il fascino del teatro sta nel fatto di essere casuale come la vita, la storia di ciclica resistenza, rinascita, protesta e liberazione, messa in scena per la presentazione della collezione autunno / inverno di DURAZZI MILANO ce lo conferma.

Portando in una galleria cittadina il potere dirompente di una filosofia basata su sperimentazione e interdisciplinarità, DURAZZI MILANO allestisce uno spazio scenico tripartito in cui un gruppo di performer mette in scena un viaggio esistenziale.

Un percorso di progressiva svestizione, in cui la collezione si rivela uno strato alla volta, e che ha origine sulla superficie di un lago ghiacciato, sullo sfondo di paesaggi abbaglianti di neve dove corrono cavalli selvaggi: lì, tra mucchi di lana grezza, il gruppo scompone e ricompone una superficie di specchio, per poi passare nel secondo set tra fondali fluttuanti di vinile.

Lì le performer si abbracciano in cerchio, in una danza rituale che celebra la comunità e la continua rinascita della vita dopo il gelo dell’inverno, dei germogli che sfidano il cemento. Quando giungono alla terza scena, queste moderne amazzoni, interpreti di quell’estetica dell’uniforme impreziosita da dettagli fetish, diventata identitaria del brand, si liberano dagli strati di tessuto, e i loro stivali, come in una coreografia di Anne Teresa De Keersmaeker, fanno risuonare il ritmo di una marcia, in una scena occupata da una selva di microfoni. Come in una danza sfrenata, erotica, rivoltosa, di liberazione, risuona sempre più forte la voce di donne potenti e potenziate da una tecnologia che le rende superumane.

Il movimento ciclico, continuo e ossessivo del gruppo sui tre set, restituisce la stessa casualità con cui ogni giorno la vita accade, in una mise en scène in cui DURAZZI MILANO, rendendo omaggio alla lezione di John Cage, offre una performance che mescola le Arti, celebra l’imprevedibile e il cambiamento, rappresenta la vita.

Questa comunità ideale, che viaggia verso il futuro trasformandosi e celebrando, in una danza ininterrotta di rinascita ed evoluzione, uno spirito collettivo, è quella che abita la collezione autunno / inverno 2024 di DURAZZI MILANO, che presenta creazioni senza tempo dalle linee austere, figlie del menswear e del mondo sartoriale, e una costante attenzione alla qualità dei materiali, esaltati da lavorazioni artigianali espressione del miglior Made in Italy.

L’omaggio all’artigianalità vive nei tanti dettagli volutamente non finiti, nell’elogio all’imperfezione del fatto a mano della maglieria, con fili tramati e lasciati liberi, nella raffinatezza e nell’unicità delle decorazioni in pelle per cappotti, stole e borse. Le silhouette essenziali e i volumi ispirati all’architettura minimalista divenuti identitari, si accompagnano a una nuova morbidezza, a una voluta giustapposizione di volumi e fantasie apparentemente in contrasto, e a una ricerca che mette in risalto materiali secondari, destinati normalmente alla struttura interna dei capi.

Dalla combinazione di artigianalità, tradizione e ricerca nascono capi spalla che reinterpretano modelli classici di rain coat, parka, liner e bomber jacket di tradizione militare, inediti modelli di gonne a ruota, accanto all’iconica gonna sella, realizzati in tessuti performanti, come mussole impermeabili dalla consistenza aerea con applicazioni in alpaca o stoffe realizzate in crine di cavallo cerato, e ancora imbottiture, patchwork di tartan o shearling, con una predilezione per tutte le sfumature del grigio che, nell’espressione ogni sua variante, rivela la sua potenza di colore.

Con un’estetica che ha il sapore casuale degli objet trouvé, o che, con l’uso di stoffe dipinte assemblate in modo apparentemente “ruvido”, rimanda alla creazione improvvisata degli abiti di scena, tutta la collezione A/I 2024 di DURAZZI MILANO restituisce pienamente il suo dna di identità ibrida, fatta di eredità ricercate o casuali, di innovazione e tradizione, di viaggio inteso come crescita, ispirazione, mutamento, e non più un semplice spostamento.

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